Masnada Teatri
I WORKSHOP DEL FESTIVAL PERFORMAZIONI 2013

I WORKSHOP DEL FESTIVAL PERFORMAZIONI 2013

In_organic Body- workshop sull’azione perfomative nel teatro contemporaneo

diretto da Instabili Vaganti

22-24 marzo 2013 – Bologna – LIV Performing Arts Centre – TEL. 0519911785 – info@instabilivaganti.com

Il lavoro avrà come scopo principale quello di liberare il corpo dalle resistenze e dai limiti imposti dal vivere sociale indagando la differenza tra azioni organiche e inorganiche. Attraverso lo studio del tempo-ritmo, della scomposizione del gesto e del suono-parola, verranno esplorate azioni quotidiane che per mezzo della ripetizione e dell’attenzione per i dettagli diventeranno azioni fisiche organiche e performative.  Il fine è quello di introdurre i partecipanti ad un nuovo linguaggio ideato dalla compagnia e definito dalla critica come “Biomeccanica contemporanea”.

I partecipanti lavoreranno ad azioni ritmiche individuali e di gruppo attraverso un percorso che comprende

– Training fisico e vocale: dilatazione della percezione e dell’attenzione, esplorazione delle diverse tensioni e delle temperature energetiche, impulsi di azione e reazione del corpo e comprensione della relazione fra parola e azione fisica, elementi di acrobatica per la scena, esercizi vocali di connessione corpo-voce,

– Percezione delle dinamiche spaziali e del tempo-ritmo:

studio di passi ritmici e delle variazioni di ritmo nello spazio in una dinamica di dialogo individuo-gruppo.

– Studio dei linguaggi performativi: comprensione e dominio della relazione tra l’organicità del movimento e del suono;  scomposizione del gesto e della parola; capacità di lavorare in relazione ad altri mezzi espressivi: musica, video, immagini, etc.

Il workshop racchiude le tecniche elaborate dalla compagnia all’interno del nuovo Progetto  MEGALOPOLIS.

 

Laboratorio sulla maschera
diretto da Silvio Castiglioni

23– 25 aprile 2013 Bologna- LIV Performing Arts Centre – TEL. 0519911785 – info@instabilivaganti.com

La maschera è una sintesi potente e completa del lavoro teatrale. Potente: poiché è diaframma dietro al quale si accumula energia, che s’imparerà a padroneggiare e indirizzare. Completa: poiché l’esercizio della maschera chiarisce la relazione fra mostrare, essere guardato e vedere; e perché attraverso di essa si studia la soglia che separa (e unisce) spazio della scena e spazio degli spettatori.
Lo studio corretto della maschera non implica l’adesione a specifiche scelte stilistiche, poetiche o drammaturgiche; né si studia la maschera con lo scopo dichiarato di utilizzarla in scena. Obiettivi principali del lavoro con maschera sono: una migliore conoscenza delle proprie peculiarità,
Le prime sessioni saranno dedicate all’analisi e alla decostruzione dei comportamenti acquisiti al fine di ottenere un buon controllo in scena: consapevolezza del luogo e dello spazio, e un soddisfacente atteggiamento neutro.

Seguirà lo studio di alcune forme espressive con maschera, partendo dalle culture e dalle tradizioni teatrali più vive, vicine e lontane: dalla commedia dell’arte, al teatro-danza orientale, alle suggestioni del cinema e della video arte. Motore del lavoro sarà la ricerca delle radici e delle sorgenti della propria energia, e il contatto con la lingua materna propria di ciascuno, sia in senso fisico che vocale. Per imparare anche a… rinunciare alla maschera.
Saranno utilizzate maschere in cuoio di Donato Sartori e Stefano Perocco di Meduna, e maschere artigianali di legno e cartapesta.
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