Masnada Teatri
“Un dramma che metterà al tappeto il mondo della cultura piemontese”
Categories: Teatro e politica

SCARICATE L’AUDIO: Incontro del 20 giugno 2011 presso il consiglio Regionale: Leo, Stara, Ciluffo

 

Oggi c’è stato l’ennesimo incontro con i (lodevoli) consiglieri regionali che stanno (con pochi frutti) portando avanti il caso cultura in sede politica regionale.  (Leo,Stara, Ciluffo)

Ovviamente e ormai con consuetudine, era assente l’assessore alla cultura ( ma cosa farà mai durante il giorno? Oltre ad accompagnare la prozia a messa, portare giù i cani di tutto il vicinato e contare gli immigrati che da Lampedusa stanno arrivando a Torino?)

Si è fondamentalmente parlato delle stesse cose di 3 mesi fa, con pochi passi avanti. Giustamente si faceva notare che si possono migliorare tutte le leggi ma che se il bilancio è azzerato non ci sono margini per fare nulla. Il riferimento alla cultura come ad un settore che vive non con finanziamenti ma con contributi ( e quindi sono un aiuto, non la base economica per l’attività) genera un effetto paradossale: in momenti di difficoltà economica vengono ovviamente date priorità: spese inderogabili (sanità, sopra tutto) stipendi, fatture. Ed in ultimo i contributi, giacchè sono un di più.

E per un comparto che sopravvive grazie al di più non si possono che prospettare scenari ingestibili.

Bene, vi allego la registrazione. Notate il minuto 26′ e soprattutto il momento in cui Leo ha dichiarato che nonostante ciò che ha riportato Repubblica lui ha ascoltato tutta la convocazione della commissione cultura richiesta dall’Agis.

Non abbiamo dubbi, caro Leo, lo avevamo anche scritto nella lettera. Il problema sono i suoi colleghi consiglieri. E ci permetta un piccolo post scriptum, ascoltare è un dovere lavorativo, non un favore!

Detto questo solo un paio di, importanti, notazioni.

Masnada. Masnada a mio avviso deve incominciare ad organizzare azioni. In questa ultima riunione si è ripaventata l’ipotesi, con assenso esplicito dei consiglieri, dell’occupazione del consiglio regionale in questi giorni di votazione del bilancio. La mia sensazione è che si stia ancora troppo bene per fare un’azione di questo tipo e molti aspettano ancora di trovare qualche scorciatoia, qualche escamotage, qualche cena con i giusti ospiti, per ritrovare la strada al finanziamento perduto.

Io proporrò in queste pagine alcune ipotesi. Vedremo il consenso. Masnada ha un bel nome, un bel nome per firmare azioni. Ed è ora che il teatro anzichè servire da balcone per masturbazioni edonistiche faccia qualcosa per questo paese. Che d’altronde, non è forse il suo compito?        (agire nel sociale, intendo, non farsi le pippe.)

Scusate, ancora due piccole note: 1 credo sia opportuno che Masnada si dia dei tavoli di lavoro, con gestione delle attività tra gruppi ristretti (ovviamente mantenendo le comunicazioni tra tutti per garantire sempre la totale partecipazione)

2. è quasi impossibile bloccare l’attività culturale. Perchè c’è un piacere intrinseco nel fare l’attività da parte degli operatori. E’ come se gli artisti scioperassero da se stessi. Anche senza soldi tutti noi andremmo avanti lo stesso e faremmo come hobby ciò che ora facciamo, o meglio cerchiamo di fare, per lavoro. Questa è la nostra debolezza più grande. Perchè nessuno di noi rinuncerebbe a ciò che più gli piace, alla propria passione più grande. A se stessi. E allora siamo ricattabili, perchè comunque è risaputo che l’arte va avanti, nonostante tutto.

Ma quanta forza avrebbe una città di un milione di abitanti se per dieci giorni tutte le attività culturali fossero bloccate? Io credo una forza devastante, perchè la maggior parte dell’economia si fermerebbe. E’ il concetto dell’anello debole, che proprio perchè è il più debole spezza la catena.

M. Fragen sie den betreuer ihrer arbeit, wenn ihnen hausarbeit schreiben vorlage etwas unklar ist

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