Masnada Teatri
proposte CTP 2010
Categories: Attività

Nota: Il testo che segue è parte di quanto scritto lo scorso anno in occasione della festa che, formalmente, sanciva la distruzione del sistema economico culturale. E lo faceva con una discesa in piazza allegra e spensierata. In quei giorni pubblicammo un lungo documento che terminava con le seguenti proposte che sono rimaste sostanzialmente inascoltate. L’effetto straniante di un teatro che moriva ridendo, colpevolmente incurante degli effetti del suo scollamento con la realtà economica e sociale, in un giorno di pioggia dedicato all’amore è ancora, a mio avviso, talmente aderente alla realtà contemporanea da non poter essere sostituito in modo migliore.

proposte gioiose per un teatro gioioso.

namberuan:

Bisogna creare un sistema di produzione e distribuzione.

Innanzitutto il teatro fa parte delle poche arti non toccate dal sistema della copiatura informatica. Per fruirne è necessaria, per sua stessa definizione, la presenza fisica dell’artista e del fruitore.

Questo è un ENORME vantaggio

Tutte le arti che mi vengono in mente hanno un sistema di:

a) presentazione del progetto

b) a progetto piaciuto finanziamento per la produzione, altrimenti si ritorna in a

c) creazione del progetto artistico

d) distribuzione del prodotto e pubblicità

e) vendita del prodotto

nel campo musicale la casa discografica si accolla gran parte del lavoro sopra descritto ,come la casa editrice per quello editoriale, come la galleria d’arte nel campo della pittura e della scultura, come la film commission e i cinema per quella cinematografica.

Nel campo teatrale a basso livello questo non avviene. Tutto fa parte di una circuitazione interna. Chi produce deve essere prodotto, chi ospita deve essere ospitato. Tutti fanno tutto e tutti, quindi, fanno nulla.

C’è bisogno, necessità che l’ottenimento di finanziamento da parte delle grandi imprese di produzione teatrale sia legato alla produzione – vendita e ottenimento di circuitazione del prodotto delle compagnie che hanno, in maniera discriminante e libera, scelto di produrre. La produzione, la circuitazione e la vendita devono avere garantiti i parametri della sopravvivenza economica della struttura. La stessa circuitazione deve essere garantita da un organismo che guadagni in funzione delle date piazzate e del numero di artisti coinvolti, per non ricadere nell’ennesimo meccanismo degli scambi.

Mi si obietterà: e la pura ricerca? Che non ha mercato, che ha poco pubblico?

Un editore sceglie di produrre Ammanniti che vende 100.000 copie e con una parte di ricavato investire su un giovane autore, su un azzardo editoriale o su un autore di cui è chiara la non presenza sul mercato ma anche la bravura.

1 ne paga 4.

Stesso discorso vale per la musica, per l’arte visiva, per il cinema.

Noi no. Noi siamo ancora nella tipolitografia a stampare i nostri libri e venderli sulla bancarella di Piazza Arbarello. I progetti non vengono prodotti ma ne viene dato un contributo. Quando? Alla fine. Ma alla fine di cosa? Alla fine. Punto. Forse…

Nambertciu

I gruppi spalla. Ogni spettacolo di una grande compagnia deve avere un gruppo spalla che scalda il pubblico. Cose semplici, brevi. Le compagnie che fanno i gruppi spalla sono compagnie giovani, emergenti. Non ricevono un cachet ma approfittano del pubblico delle grosse compagnie.

Il gruppo grande sceglie il gruppo spalla per affinità, può decidere di locare lo spettacolo sullo stesso palco o in uno spazio vicino.

Il pubblico ci guadagna, ha due spettacoli. Le compagnie grandi non hanno costi maggiori. Le compagnie spalla approfittano del pubblico presente per promuovere il loro lavoro.

A me sembra perfetto……

Nambertri

Velocemente…. ci sono 4.413.540,1 euro recuperati da immobili e conti depositi indebitamente sottratti al finanziamento pubblico grazie al premio Grinze e Grinzane. Ne facciamo qualcosa….?

Namberfor

Questa è la proposta di Gérard Depardieu per il cinema che è stata presentata al ministero della cultura francese: ogni grande produzione deve devolvere il 5% del finanziamento ricevuto a favore delle realtà locali, garantendone e curandone la sopravvivenza, artistica ed economica.

Una sorta di onere di urbanizzazione teatrale per finanziare il teatro d’autore.

Namberfaiv

Ogni due biglietti venduti dalle grandi imprese teatrali, compreso il teatro stabile e le fondazioni, devono portare con sè, in eredità, un biglietto per lo spettacolo di una compagnia fuori dal circuito di produzione del teatro stabile. Un omaggio che porterà benefici alla compagnia, la quale avrà la possibilità di ricevere una promozione e con molta probabilità spettatori in più, alle imprese teatrali nel regalare omaggi senza nessun costo aggiuntivo e al pubblico di ricevere entrate omaggio agli spettacoli esterni al proprio abbonamento.

Nambersics

Progetto già realizzato.

Si tratta di Mo.Lem ( Movimento Libere Espressioni Metropolitane) più soggetti, in questo caso

5: Anticamera Teatro, Chi per Es teatro, Ivaldi-Mercuriati, Torcigatti e Officine per la Scena, tutti con requisiti di professionalità e anzianità produttiva, si sono uniti progettualmente per tentare di creare percorsi comuni e paralleli a quelli già esistenti e sviluppare attività collettive senza finanziamenti pubblici. Questa tipologia di azione, già sperimentata in passato da altre strutture, non può che apportare benefici alle singole unità produttive e deve pertanto essere in ogni modo possibile agevolata e incentivata attraverso la messa a disposizione di materiale tecnico in dotazione comunale e attraverso la possibilità di gestione dei numerosi spazi inutilizzati della città in cambio di regolare manutenzione e apporto di decoro.

Namberseven

Progetto già realizzato.

Si tratta di Masnada teatri. Quindici compagnie hanno costituito una rete e firmato un protocollo di intesa per garantire mutuo soccorso e circuitazione di personale, informazioni e risorse tecniche e artistiche per poter abbattere i costi e formare una sorta di garanzia sindacale e collettiva operativa.

Una rete simile in Piemonte era stata già creata per il Teatro e Disabilità, esperimenti simili accadono in altre regioni italiane, il tentativo di queste reti è anche di creare strutture collettive idonee alla circuitazione dei progetti delle singole compagnie.

Masnada teatri ha una accezione fortemente operativa, logistica ed organizzativa.

Come per il progetto Mo.Lem questo tipo di operazioni dovrebbe essere incentivata e agevolata. Con supporti tecnici e logistico-organizzativi

Aggiunte anno 2010

1.

Nella ricerca scientifica in molti casi i finanziamenti ed i contributi alle attività funzionano in questo modo:

  • presentazione del progetto e dei capitoli di spesa

  • accettazione del progetto in forma totale o parziale [attenzione! Non c’è nessuna richiesta di cofinanziatori, semplicemente se il progetto viene accettato in parte il proponente dovrà o cercare altri fondi per compierlo totalmente oppure accettare la riduzione delle progettualità]

  • alla definizione della progettualità fattibile viene erogato il 40% del contributo

  • al primo resoconto progettuale e finanziario viene contestualmente erogato nuovamente il 40% del contributo

  • al termine del progetto, entro 30 giorni viene erogato il rimanente 20%

  • un commissario visita il laboratorio definendo i parametri qualitativi conclusivi del progetto e controllando il rendiconto finanziario, verificando l’aderenza fra le attività concordate al punto 3 e quelle svolte

  • Nel caso di discordanza il soggetto NON potrà richiedere il finanziamento ed il contributo l’anno successivo

Con questa modalità, perfettamente esportabile, non c’è più alcuna necessità di entrare nel circolo vizioso dei finanziamenti bancari in attesa dell’erogazione dei contributi promessi e non ricevuti.

Inoltre vi è un effettivo controllo qualitativo/quantitativo e finanziario co sanzioni automaticamente comminate.

2.

La maggior parte delle necessità di una compagnia sono di natura tecnico – logistico-organizzativa.

Ovvero non richiedono disponibilità economiche:

Attrezzatura tecnica (disponibile presso fondazioni e teatro stabile)

Aiuto logistico ( tecnici, macchinisti)

Aiuto organizzativo

Spazi da gestire ( che rinascerebbero dall’abbandono culturale nei quali sono caduti: Teatro Vittoria per fare un esempio)

Spazi per lavoro collettivo (coworking teatrale)

Spazi riunione e spazi studio collettivi

3.

Infine la circuitazione:

Grazie all’aiuto tecnico disponibile (attrezzatura e personale) il costo effettivo per ogni compagnia potrebbe essere risibile. Con cachet di soli 500 euro è possibile permettere ad una compagnia di effettuare una data. Ivaldi|Mercuriati ha realizzato lo scorso anno una turnè di 15 date con il progetto Piemonte Misterioso curandone sia la direzione artistica che quella tecnica senza alcun tipo di contributo pubblico. E’ possibile inoltre che non si non riesca a mettere in connessione compagnie di rilievo nazionale presenti sul territorio con i molti festival e le molte iniziative nazionali?

Marco Ivaldi

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